La solitudine del leader e la rivolta per un equivoco

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GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2021
risponde Aldo Cazzullo
Caro Aldo,
ricordo la copertina di una Domenica del Corriere: recava di spalle le sagome di due uomini intenti a seminare un campo. Titolo: «I due seminatori del 1963». Erano papa Giovanni XXIII e il presidente degli Usa John Kennedy. Allora nessuno fiatava: il presidente degli Stati Uniti d’America era il presidente degli Stati Uniti d’America e il papa era il papa. Oggi l’uno e l’altro vanno soggetti a critiche. Mi chiedo se sia la gente che possiede, pure attraverso la forza dei mass media, più capacità di analisi e critica o se sono i personaggi che si espongono. Ciò vale pure per altri «seminatori». Tra la gente di allora, chi avrebbe avuto qualcosa da dire riguardo a de Gaulle e ad Adenauer? Di fatto, oggi, su Macron e Merkel si rumoreggia assai. Cosa è cambiato?
Alessandro Prandi
Caro Alessandro,
Dei «due Giovanni» che lei cita, uno (John Kennedy) fu ammazzato, l’altro fu vittima di trame e critiche feroci della Curia vaticana, orfana di papa Pacelli. Charles de Gaulle sfuggì a numerosi attentati («come sparano male» commentò quando uscì incolume dall’ennesimo agguato dell’Oas,