Battito del cuore: una persona umana, non solo un grumo di cellule

Il vescovo di Terni Narni Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, ha inviato una lettera alla comunità diocesana per promuovere la campagna di raccolta firme della proposta di legge di iniziativa popolare intitolata “Un cuore che batte”. La legge propone l’introduzione di un nuovo articolo nella legge 194/78 che obbligherebbe i medici ad esibire alla donna intenzionata ad abortire il feto tramite esami strumentali e farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso. L’obiettivo della proposta è la consapevolezza della donna affinché possa decidere liberamente se ricorrere o meno all’aborto. L’adesione alla campagna è rivolta a tutti i cittadini e si propone di raccogliere 50mila firme entro il 7 novembre. Parlando dell’effetto di una simile pratica in altri luoghi, il vescovo afferma che il numero degli aborti è drasticamente diminuito. L’Unione giuristi cattolici italiani di Terni e il Movimento cristiano lavoratori dell’Umbria hanno espresso il loro sostegno al vescovo e alla raccolta di firme. La proposta di legge mira a tutelare la vita umana fin dall’inizio e a rendere le donne più consapevoli delle loro scelte. L’appello finale invita tutti a firmare la petizione entro il 7 novembre, indicando i luoghi in cui è possibile firmare.
“Far ascoltare alla donna che vuole abortire il battito del cuore: quello non è un grumo di cellule ma una persona umana”
ITGN