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L’Antitrust impone più licenze taxi per Roma.

L’Antitrust ha inviato una segnalazione riguardante la mancanza di taxi a Roma, Milano e Napoli, che sta causando una qualità e un’efficienza del servizio inadeguata. Le risposte dei Comuni alle richieste dell’Antitrust hanno rivelato un numero insufficiente di licenze attive, portando a un alto numero di richieste insoddisfatte e tempi di attesa eccessivamente lunghi. L’Antitrust ha chiesto ai Comuni di aumentare il numero di licenze, superando il tetto del 20% fissato nel decreto Asset, e di adottare misure aggiuntive come la regolamentazione delle doppie guide, l’implementazione del taxi sharing e l’efficientamento dei turni. L’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, ha risposto ai rilievi dell’Antitrust affermando che sono state già avviate le procedure per il rilascio di nuove licenze. Ha anche sottolineato che l’utilizzo della doppia guida è già in vigore a Roma e Milano ma non a Napoli. L’assessore ha inoltre criticato il decreto Asset per le sue procedure limitative e ha sottolineato la necessità di modificare la legge del 1992 che regola il trasporto pubblico non di linea alla luce delle nuove tecnologie come gli smartphone, le app e la geolocalizzazione.

L’Antitrust striglia Roma: “Pochi taxi, servono più licenze”

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