Notizie

Riassunto: Industria sequestri di persona a Roma con tigri del Bengala, profitto da migliaia di euro.

“Mamma, devi dargli i soldi che questi mi ammazzano”. La frase, quasi strozzata in gola, è di un uomo del Bangladesh di 53 anni, rapito, picchiato e sequestrato per tre giorni da una banda composta da connazionali bengalesi, un indiano e un afghano. Himel, Roni, Arif e Alì. Sono questi i quattro soprannomi del gruppo delle “tigri” di Roma che hanno sequestrato a fine settembre un uomo di origini bengalesi, chiedendo e ottenendo 10mila euro di riscatto. Nelle loro intenzioni c’era quella di rapire nuovamente il 53enne anche una seconda, una terza, una quarta e una quinta volta per ottenere altro denaro. Il gruppo incappuccia la vittima, poi gli legano mani e piedi, mentre continuavano le torture con il coltello sulla mano. Il gruppo del Bengala, dopo un breve tragitto in macchina, ha portato la loro preda in una baracca. Un bunker artigianale di legno senza bagno, né finestre. “Questa è benzina, se non chiami per i soldi ora ti dò fuoco”. Un’altra minaccia prima delle nuove istruzioni. Quei 50 mila euro dovevano essere pagati in cinque rate, una parte sul conto in Bangladesh e altri in contanti. Il 3 ottobre la famiglia del 53enne paga. I soldi – 10 mila euro in contanti – vengono consegnati a una persona di fiducia di Himel in Bangladesh. Il gruppo così lo rilascia, minacciandolo di non fare denuncia. Lui torna dai carabinieri, nonostante la serie di fratture a costole e naso che ormai aveva riportato. Le indagini dei carabinieri partono e in poco tempo Himel, Roni, Arif e Alì, vengono fermati. Il blitz dei carabinieri e della procura, quindi, hanno bloccato la spirale di violenza e il proseguimento di quell’affare da 50 mila euro. Più di recente, a Torre Maura, una donna si era presentata dai carabinieri denunciando come il marito fosse stato rapito e sequestrato da un gruppo di connazionali che lo avrebbe liberato soltanto dopo la restituzione di 10.000 euro. In quel caso la vittima non denunciò, raccontò ai militari che si era recato all’appuntamento con quel gruppo di sua volontà. Le indagini raccontarono altro.

Le tigri del Bengala di Roma, l’industria dei sequestri di persona da decine di migliaia di euro

Tutte le Notizie


ITGN