Rara sfinge testa di morto avvistata a Latina: è la falena del Silenzio degli Innocenti

In un giardino privato di Latina, l’appassionato di fotografia naturalistica Luca D’Andrea ha avvistato e immortalato il bruco di una rara e bellissima sfinge testa di morto, la falena apparsa nel film “Il silenzio degli innocenti”. Il bruco di questa specie, chiamato Acherontia atropos, è stato fotografato mentre si muoveva placidamente sul terreno. La sfinge testa di morto deve il suo nome alla macchia biancastra presente sul torace, che ricorda un teschio umano. Questa grande falena, associata alla sfortuna e alla morte, è diventata piuttosto rara in Italia a causa degli insetticidi e dell’inquinamento luminoso. Le sue ali, quando completamente aperte, raggiungono i 120 millimetri di apertura alare. Dopo l’accoppiamento, la femmina depone le uova su alcune piante, da cui originano bruchi di colore verdastro. Durante l’autunno, i bruchi scavano una buca nel terreno per impuparsi e sfarfallare nella stagione successiva. Le sfinge testa di morto sono le uniche farfalle del genere Acherontia capaci di emettere un verso dalla faringe, che può avere una funzione di deterrenza contro i predatori e un effetto calmante sulle api. Nel film “Il silenzio degli innocenti” sono state utilizzate proprio le sfinge testa di morto, anche se viene citata un’altra specie: Acherontia styx
ITGN