Secondo mandato per Festa sognando Roma, Nargi in tricolore e Petitto aggrappato in Regione. A…

Corsi e ricorsi storici. Dettati dalla tattica ma anche dal caso. Compresi quelli su carta bollata, ossia il plot su cui è stata costruita la telenovela tra Tar e Consiglio di Stato che ha condizionato il lungo 2022 di Palazzo Caracciolo. Per certi aspetti è ancora fermo lì Angelo Antonio D’Agostino, tra le fontane di Piazza Libertà, spettatore della doppia vittoria di Rizieri Buonopane. Ed è che lì che, secondo uno scenario plausibile per quanto lontano nel tempo, potrebbe tornare. A rigiocarsi la fascia azzurra, sigillo del presidente della Provincia. Ma con il voto dei cittadini e non più dei colleghi amministratori.

Il 2023 appena iniziato, dalle parti di Piazza del Popolo, mostra gia il delicatissimo percorso a ostacoli – traslochi compresi – che conducono la giunta di Gianluca Festa alla ricerca della riconferma (tra i supporters, chiaramente D’Agostino, il consulente regionale Petitto e l’ex deputato Del Basso De Caro). Il traguardo della primavera 2024 ha determinato un radicale cambio di passo sul finire dell’anno per la maggioranza e per il suo leader. Dalla comunicazione al peso specifico dei progetti in campo. Dal resoconto delle attività post coronavirus al rilancio di iniziative – si pensi agli eventi luccicanti o al restyling dei luoghi della cultura come Dogana ed Eliseo – volte ad un totale rilancio dell’aleatorio “Brand Avellino”. Con annesso nuovo assessore.

Una road map destinata ad innalzare ritmi e intensità…