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Licenze taxi semplificate dal governo, ma insufficienti per Roma.

Il dl Asset prevede nuove misure per il settore dei taxi, tra cui la possibilità per i comuni di rilasciare licenze aggiuntive per far fronte a eventi o flussi turistici straordinari. Queste nuove licenze possono essere rilasciate a lavoratori già organizzati in forme di cooperative o consorzi. È stato anche rimosso il vincolo della non cedibilità delle licenze temporanee o stagionali. Le amministrazioni comunali possono aumentare le licenze fino al 20% di quelle già rilasciate. A Roma, questo significherebbe un aumento potenziale di 1600 licenze. Gli introiti derivanti dalla licenza saranno destinati ai tassisti autorizzati, anziché agli enti locali. I titolari di licenze taxi possono ora avere seconde guide in turnazioni orarie aggiuntive. L’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patanè, non è convinto delle misure, sottolineando che i passaggi obbligatori per il rilascio di nuove licenze non sono stati eliminati e che gli enti locali perderebbero il 20% degli oneri complessivi. Le semplificazioni previste dal dl Asset non sono sufficienti secondo Patanè.

Taxi, interviene il governo. Licenze più semplici, ma per il comune di Roma non basta

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